Non mi è chiaro se si tratti di un pezzo comico o se sotto ci sia altro. Magari è solo uno scherzo di gusto dubbio e niente di più.
Chi sia il personaggio cui si attribuiscono, spero fittiziamente, le esternazioni che chi ha stomaco può leggere in https://www.ravennatoday.it/cronaca/variante-covid-xe-intervista-sambri.html non ho idea. A suo nome non mi risulta alcuna scoperta scientifica né altro che possa indicarne il valore.
Ciò che posso dire è che è difficile trovare un condensato di sciocchezze che si avvicini a quelle riportate. Forse nemmeno le ragazzotte attempate e plastificate cui ignoranza, arroganza e stupidità non fanno difetto e che per queste doti ci vengono somministrate a dosaggi equini dalle TV arriverebbero a tanto.
Sarebbe sufficiente leggere ciò che i produttori stessi dei cosiddetti vaccini pubblicano. Sarebbe sufficiente informarsi sui ricoveri ospedalieri per accorgersi delle...
Con un P.S. dell'8 aprile
Ieri ho sintonizzato il televisore su una stazione che trasmette sport e, non senza sorpresa, mi sono imbattuto in un servizio sui ciclisti professionisti che nelle ultime settimane sono stati colpiti da “strani” malori. Tra questi atleti, d’ora in poi qualcuno, al massimo, userà la bicicletta per andare a comprare il giornale, mentre altri cercheranno l’affiliazione a federazioni nazionali che non vanno troppo per il sottile.
Arresti cardiaci e miocarditi sono i problemi più vistosi, ma non sono i soli. Proprio ieri mattina un addetto ai lavori mi parlava di patologie “virali” inspiegabili che colpiscono i ciclisti con una frequenza inattesa. Inspiegabili a meno che, come è accaduto nel corso della trasmissione di cui dicevo qualche riga fa, il medico sportivo non li attribuisca al clima. Anzi, al “microclima”, se devo citare le sue parole. Confesso che, di fronte ad una battuta...
Il mio fioretto quotidiano è quello di essere paziente con chi mi pone per la millesima volta la stessa domanda.
Ieri lo sono stato addirittura con una persona che, candidamente, mi scrive che non ha tempo da perdere per ascoltarmi su Free Health Academy e che fa molto più in fretta a farsi servire la risposta direttamente. In fondo, che cosa ci starei a fare io?
Ora, per non mettere a prova troppo dura la pazienza di chi, come me, è petrarchescamente rotto dagli anni e dal cammino stanco, evitate, almeno, d’interrogarmi su zeolite e argento colloidale. Molto in breve: io quella roba non la prenderei nemmeno sotto tortura (ne ho illustrate le ragioni innumerevoli volte e non le ripeterò più), ma nessuno deve chiedermi il permesso per farlo. Insomma, prendete quello che più vi aggrada senza perdere tempo a comunicarmi chi ve lo ha consigliato.
Appellandomi alla vostra comprensione, spero che mi perdoniate.
In tutta umiltà, io non pretendo certo di avere la competenza di uno studioso illustre come il nostro signor ministro della salute. Sperando di non disturbare, vorrei tanto avere qualche delucidazione sulla quarta somministrazione di un prodotto che la farmacologia moderna chiama vaccino.
Accorgersi alla mia veneranda età di aver sprecato tutta la vita dedicandomi a studi su cui cattivi maestri m’incanalarono è cosa senza ritorno su cui dispero.
Nella mia infinita ignoranza, mi pare che siamo alla follia. Invece...
https://www.youtube.com/watch?v=KfJPA6ppHrM
La sola cosa che posso sperare è che la scure continui ad abbattersi su chiunque resti cocciutamente ancorato al vecchiume e alla perdita di tempo della...
Passata è la tempesta:
Odo augelli far festa, e la gallina,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso.
Così poetava Leopardi, il letterato che, secondo un liceale classico (la classe dirigente in arrivo), “morì di gobba.”
Prescindendo dal certificato di morte, visto che, a quei tempi, il Covid era di là da venire, che la tempesta sia davvero passata ho qualche dubbio.
Il virus, che nessuno ha mai visto ma che non per questo non risiede nelle nostre povere vite (hic manebimus optime), non è affatto scomparso dall’arsenale di chi se ne è servito con immenso profitto fino ad ora. Ubbidiente, lui, il virus, sa che su certe classi d’individui, tra la nuova legalità e la nuova scienza, può ancora colpire, e così è per certi ambiti, anche piuttosto impegnativi come, ad esempio, quello di doversi esimere dal'aggredire chi sta ballando, mentre diventa per decreto esiziale non appena il...
Con un P.S. delle ore 15 e 25
La prima cosa che un aspirante prestigiatore deve imparare a fare è quella di attirare l’attenzione del pubblico verso qualcosa che gli renda difficile o, meglio, impossibile accorgersi del trucco.
Molto più in grande, il concetto è applicabile in quella che, chissà perché, chiamiamo politica o, tragi-comicamente, medicina o, al colmo della blasfemia, scienza.
Il grande pubblico viene trattato preventivamente (chimica, fisica e psicologia) per attenuare le sue capacità di comprensione fino, quando il successo è pieno, cosa sempre più comune, ad annullarle del tutto. Più o meno è quello che si fa da secoli in tutte le corride, quando il toro vien fiaccato dal picador e dai banderilleros, così da diventare un “nemico” più facilmente affrontabile dal torero, elegante e salutato dai fazzoletti sventolati.
È in questo modo che assurdità...
Da vecchio diventato “saggio” a furia di bastonate, da tempo non mi stupisco più al cospetto di fatti che anche solo pochi anni fa sarebbero stati inconcepibili. Mi stupisco quando qualcuno se ne stupisce.
Il Führer tedesco Adolf Hitler era stato chiaro: governare un popolo d’ignoranti è una pacchia. Forte di ciò che è impossibile non constatare, io mi permetto di aggiungere che la pacchia si accresce se gl’ignoranti sono pure duri di comprendonio.
Su ambedue i fronti si sta combattendo con successo da anni, e basta vedere che cosa esce dalle scuole, università abbondantemente incluse. Su TV, Internet e giornali non perdo tempo.
Fatto salvo un manipolo di “resistenti”, i medici stanno collaborando attivamente con chi conduce la guerra, e una delle armi è quella di far credere ai genitori di bambini problematici, magari palesemente danneggiati da certi trattamenti, che va tutto bene. Il fatto che,...
È quanto meno curioso che un’ovvietà abbia bisogno della sentenza di un tribunale per avere il lasciapassare ad essere trattata per quello che è.
Chiunque abbia nozioni di farmacologia e di tecnica farmaceutica sa che cos’è un vaccino e sa che, per avere diritto ad appartenere a quella famiglia di farmaci, il prodotto deve almeno contenere, sotto qualunque forma, il patogeno. Nulla a che fare con i farmaci mRNA che per vaccini sono spacciati.
Di questo ho scritto innumerevoli volte, e non certo per rivelare qualcosa di straordinario, ma molto semplicemente per ricordare qualcosa che deve necessariamente far parte della cultura di base di chiunque. Che, poi, questa ovvietà sia sconosciuta alle comparse burocratiche e televisive travestite carnevalescamente da scienziati, a professori che avrebbero ben figurato con Molière, a politici per caso, a “giornalisti” illetterati, e a magistrati senza bussola non è...
"Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus."
Se non è reato riesumare il latino audacemente studiato a scuola, questo è quanto, a proposito della morte di Cleopatra, cantava Orazio (nulla a che fare con Clarabella che è solo un’amica). Beninteso: se è reato, si cancelli tutta la frase con tante scuse.
Come il poeta lucano, anche noi, da ora, potremo bere e ballare con il piede finalmente libero. Sì, perché ieri il princeps Draghi ha annunciato che a fine marzo il terribile virus sarà prepensionato ope legis. Grazie all’intervento celeste dei santi farmacologici, l’Italia ha risparmiato la vita alla bellezza di 80.000 anime. Tanto ci ha rivelato l’Uomo della Provvidenza. Nessuno potrà mai sapere da dove derivi quel conteggio, essendosi il generale Figliuolo opposto a che si rivelino i segreti brevettuali dei tarocchi. Per modestia, ma i fatti sono eloquenti, non si è detto che grazie alle...
Riporto integralmente l’articolo pubblicato da L’Indipendente a firma di Valeria Casolaro.
"Il Generale Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid, si è opposto alla pubblicazione del contratto stipulato tra Italia e l’azienda farmaceutica Pfizer per la distribuzione di 600 mila trattamenti dell’antivirale Paxlovid per il 2022, stipulato il 27 gennaio. Il diniego segue una richiesta inoltrata dalla testata Altreconomia di fornire accesso civico alla documentazione. Si rende così evidente una nuova ingiustificata mancanza di trasparenza nei confronti dei cittadini, nonostante la produzione dei farmaci sia possibile grazie ad ingenti finanziamenti pubblici.
A suggellare la chiusura della stagione dell’emergenza Covid vi è una nuova mancanza di trasparenza da parte delle istituzioni e delle aziende farmaceutiche. Dopo la reticenza mostrata dalle Big Pharma nello svelare i contratti con gli Stati europei per i...
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