Si salvi chi può!

No: che cosa significhi essere intelligente non è risposta che mi appartenga. Una cosa è certa: se essere intelligenti significa sapersi adattare all’ambiente in cui si vive, io d’intelligenza non ne ho traccia.

Ormai da anni assisto a spettacoli di cui non capisco il razionale, e questo potrebbe far parte di fenomeni di dubbia, probabile o certa patologia sociale in qualche modo “normali” in un organismo complesso come è quello del mondo degli umani.

Ultimamente, però, mi pare che il passato, anche il più recente, sia surclassato da manifestazioni di idiozia da record difficilmente battibili, almeno in tempi brevi. E l’idiozia ha dimostrato, fatti alla mano, di essere il binario su cui corre per sua stessa scelta il mondo. In democrazia non esiste possibilità di distinguere chi ha ragione e chi ha torto. Che c’importa? :in democrazia contano solo i numeri.

Ho sentito capi di stato farneticare sulla sacralità di costituzioni da loro quotidianamente calpestate. Ho sentito capi di governo delirare raccontandoci che paesi lontani, sui cui comportamenti preferisco non inoltrarmi, sono “casa nostra”. Ho sentito pezzi grossi di alleanze sostenere che dobbiamo tutti offrire la nostra vita per cause che, a dir poco, non hanno nulla che fare con noi, con le nostre personali (legittime, vedi art. 21 della fu-Costituzione) convinzioni e con la nostra personale etica. E ieri, in attesa della diretta relativa alla finale del campionato europeo di calcio, ho assistito alla messa in onda televisiva di un comunicato strappalacrime in cui si mostrava un bambino negro (negro è un aggettivo della lingua italiana di cui si scandalizzano solo gl’imbecilli da salotto, cripto-razzisti a loro insaputa) che rantolava in preda alla polmonite. La scenetta finiva, poi, con una triste verità: bastano pochi euro per comprare gli antibiotici necessari per salvare questo piccolino di cui, idealmente, sono il nonno. Ineccepibile. Ineccepibile come bastano pochi centesimi a testa per non lasciare morire la Fondazione Nanodiagnostics che ha salvato innumerevoli vite.

Ma il mondo “intelligente” funziona in altro modo. Ogni giorno, a “casa nostra” (vedi sopra) si lanciano decine, forse centinaia di missili, strumenti “democratici” ognuno dei quali costa quanto salvare milioni di vite umane. E così in tutti gli altri fronti. Per quegli strumenti di morte non ci sono problemi: i soldi ci sono.

I bambini che potrebbero essere salvati con pochi spiccioli ma che muoiono lentamente accompagnati dalle lacrimucce dei bempensanti? Beh, in fondo sono fortunati: in cambio di pochi mesi di tortura, diventeranno tutti angioletti e saranno beati per l’eternità. Tutte le persone che continuano a rivolgersi a noi incitandoci a “non mollare”, sempre, però, con tutto a carico nostro? Quelli il loro dovere di tifosi l’hanno fatto. Che volete di più?

Noi ItaGliani? Beh, dopo i carri armati (https://europa.today.it/economia/italia-compra-550-carri-armati-germania-leonardo.html), noi abbiamo appena comprato aerei militari in cambio di qualche miliardo di euro (https://www.repubblica.it/politica/2024/07/12/news/meloni_ok_nato_acquisto_caccia_bombardieri-423392839/). Money is not an issue. I soldi sono il frutto del sudore di milioni di lavoratori, e di quel sudore chi il lavoro vero non lo ha mai avvicinato può disporre a proprio piacimento. In fondo, siamo noi ad averli autorizzati. I banchi a rotelle? A paragone, appena uno scherzuccio.

Mi dispiace: fallito che sono, io non sono intelligente e nemmeno ipocrita. È così che provo uno schifo irrefrenabile verso i “politici”, ma una quota del mio schifo è riservato ai kapò e a tutti coloro che hanno votato “per il meno peggio.”

Comunque, nella mia semplicità da sempliciotto, io ritengo che, se vogliamo almeno tentare di salvare i nostri figli che stiamo rapinando del futuro, non abbiamo scelta: usciamo subito da Nato, Europa e OMS.

Almeno, proviamo a fare qualcosa.