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Morire in obbediente allegria

il blog di stefano Feb 22, 2024

Ormai la stragrande maggioranza della popolazione è trasformata in un gregge gigantesco la cui sola traccia di vita è il russamento emesso da qualche raro esemplare.

Dovunque i pochi ancora in stato di veglia rivolgano l’attenzione non possono non vedere le mostruosità che si stanno preparando per noi, prima di essere accompagnati “a fare la doccia” come usava per i vacanzieri di Auschwitz.

Ai vecchi tempi i Cananei offrivano in sacrificio i bambini, sacrificio compiuto bruciandoli vivi, al dio Moloch. Ora, per questo e molto altro, noi abbiamo l’Europa, mostro bulimico che pretende giorno dopo giorno il suo cibo. Al momento, per esempio, il dio Europa sta adocchiando golosamente altre porzioni della nostra sovranità nazionale, ormai ridotta a brandelli. Credo sia inutile sottolineare come i nostri “politici” ne siano entusiasti.

Le zanzare di Bill Gates che alleviamo amorevolmente nel nostro paese sono un’altra delle non-sorprese. Si tratta di simpatici animaletti allenati per diventare capaci di trasportare diligentemente e diffondere le malattie che più fanno comodo a chi, a maniche rimboccate, si è assunto l’onere di liberare il Pianeta dall’eccesso di popolazione.

Adesso per noi si prepara la tessera sanitaria a punti. Se fai il bravo, vale a dire se fai aggiungere alla tua scheda tutte le punturine di regime, se ti fai “controllare” per una lunga sequela di malattie che, vedi mai, potresti contrarre, insomma, se sei un “cittadino modello”, sarai premiato. Come, lo illustra l’assessore lombardo al “welfare” (in inglese perché conta di più) Guido Bertolaso a Il Sole 24 Ore: “Il concetto della premialità è semplice - ha illustrato l’assessore - Se porti avanti uno stile di vita il più corretto e salutare possibile, puoi guadagnare punti che ti permettono di ottenere un riconoscimento. Oggi purtroppo alcuni screening che proponiamo non riscuotono il successo che meriterebbero. Per incentivare comportamenti virtuosi che, fra l’altro, ci consentirebbero anche di abbattere i costi della sanità, si potrebbe ricorrere a una premialità. Penso, ad esempio, ad ingressi nei nostri centri termali di altissima qualità dove effettuare cure o alla possibilità di offrire skipass gratuiti sui nostri comprensori montani che, proprio fra 2 anni, ospiteranno le Olimpiadi. Stiamo anche pensando a come coinvolgere gli organizzatori dei grandi eventi che ogni anno ospitiamo in Lombardia, in modo tale da mettere a disposizione premialità di questo genere”. I luna park attendono di essere ammessi a far parte dei premi. Quanto alle normali cure, quelle che paghiamo comunque con le tasse anche se non ne usufruiamo, pare che quelle non verranno prestate ai “cattivi”. Insomma, se fumi due pacchetti di sigarette al giorno e ti arriva un cancro dei polmoni, nessuno ti negherà la chemioterapia (no comment). Se ti scoli qualche bicchiere di grappa tutti i giorni e il pancreas impazzisce, avrai l’ospedale al tuo servizio. Ma se ti manca una punturina... Beh, per onestà sono certo che i “cattivi” non dovranno più pagare la quota di tasse che finisce alla “sanità” (virgolette.)

Un’amica mi ha già detto che pretende che le controllino la prostata ogni sei mesi, perché non è giusto che, per il solo fatto di non avere in dotazione quella ghiandola palesemente sessista, rischi di non avere lo skipass gratis. Un amico che non sa sciare, invece, vuole che il parlamento promulghi una legge che permetta di sostituire lo skipass con l’accesso gratuito al bowling.

Noi italiani siamo tradizionalmente ossequienti verso chi ci calpesta e ci deruba, ma non illudiamoci di non avere concorrenti.

Il grande statista transalpino Emmanuel Macron, per esempio, ha varato un disegno di legge che prevede il reato di “provocazione all’abbandono o all’estensione dalle cure”. Insomma, se critichi i trattamenti terapeutici RITENUTI SICURI, ti becchi una condanna a tre anni di carcere e 45.000 euro di multa. “Ritenuti” da chi e in base a che non è specificato. Macron attende istruzioni. Non so perché, ma mi è tornato in mente che la mia professoressa di storia diceva che il 21 gennaio 1793 il re di Francia lasciò cadere la testa nel cestino del carnefice al cospetto del tripudio popolare.

Noi? Noi abbiamo i tarallucci... Noi abbiamo il vino!

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