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Le scritte sul muro

il blog di stefano Mar 26, 2024

Senza entrare in sottigliezze bibliche sull’autenticità del Libro di Daniele, da quel testo proviene il modo di dire inglese “leggere la scritta sul muro”, per indicare l’arrivo di una sventura.

Come spesso accade, i portatori di disgrazie ne comunicano l’arrivo in anticipo alle proprie vittime le quali, come chi era sordo nei confronti di Cassandra sacerdotessa di Apollo, di quegli avvertimenti se ne infischiano.

Per noi è stato così per le diverse manifestazioni dell’OMS in un passato recente, ed è così per quelle prossime venture, un esempio delle quali, scelto fra i più beffardamente grotteschi, è quello relativo ad una pandemia in fase di allestimento.

A volte accade, però, che le scritte sul muro assicurino l’esatto contrario di quanto avverrà. Chi ricorda il discorso del ministro Lollobrigida fatto al TG1 della Rai a proposito dei cibi sintetici ne ha un esempio: "Tuteliamo il nostro cibo, il nostro sistema di alimentazione, per mantenere il rapporto tra cibo, terra e lavoro dell'uomo che ci ha accompagnato per millenni, garantendo la qualità che l'Italia esprime e che è l'espressione della sicurezza alimentare per tutto il pianeta. Il cibo sintetico, coltivato, lontano dalle nostre tradizioni, non garantisce questo principio. Dobbiamo proteggere i nostri lavoratori, i nostri imprenditori agricoli e i nostri cittadini che hanno diritto a mangiar bene". Poi, più avanti: “"Siamo orgogliosi che l'Italia sia la prima Nazione del pianeta a proibire questo tipo di produzioni che cancellano il nostro sistema alimentare tradizionale.” Era il 16 novembre 2023, e le parole erano del ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle Foreste (https://www.politicheagricole.it/ddl_cibo_sintetico_via_libera_camera_legge )

Passano pochi mesi, e la Comunità Europea si fa beffe della sovranità di cui sopra: l’Italia fa quello che decidiamo noi (https://www.eunews.it/2024/02/02/carne-coltivata-ue/ ). In realtà non è proprio così: l’Europa è una colonia, e l’Italia gode di uno status che non è mai esistito nella storia: è la colonia di una colonia.

Prescindendo dalle porcherie previste in menu, la colonia della colonia è alle soglie di una guerra. Dobbiamo difendere l’Ucraina dai cattivacci russi, e, come ci ricorda la grande statista Giorgia Meloni, l’Ucraina è casa nostra. Chi l’avrebbe mai immaginato? Poi, “politici” assortiti, ci ammoniscono su come sia nostro dovere difendere la Patria (maiuscola) dagli attacchi che le vengono portati. Insomma, non possiamo più tollerare di essere bombardati quotidianamente dai russi con le nostre città ridotte a cumuli di macerie. Non per niente abbiamo appena acquistato un po’ di carri armati per il prezzo da saldo di 8 miliardi e 246 milioni di euro. Se, poi, qualche piagnucoloso handicappato non riceverà più assistenza (abbiamo giustamente tolto 400 milioni alla loro fin troppo generosa elemosina), a noi che c’importa? Se con 8 miliardi avremmo potuto costruire qualche dissalatore per dar da bere agli assetati, ancora una volta, che c’importa? Noi moriremo di sete, i campi saranno lande desertiche, ma la Patria va difesa!

La Costituzione... Mattarella ha detto che... Ma mi faccia il piacere! Noi bizantini siamo bravissimi a trovare qualunque scappatoia: basta far entrare l’Ucraina nella NATO o, mal che vada, nella Comunità Europea, e il gioco è fatto.

Ma che dice il signor ministro della guerra (pardon: della difesa)?

"Il terrorismo non è mai finito. I nostri militari sono impegnati in Iraq, in Kuwait, combattono l'Isis, sono in Africa. Il terrorismo è un fenomeno che quotidianamente le nostre forze armate e le nostre forze di polizia combattono, cercano di prevenire e in qualche modo di sconfiggere". Lo ha detto in tibbù (Quarta Repubblica) il ministro della difesa (di chi?) Guido Crosetto, continuando: "Non c'è mai stato un soldato italiano in Ucraina e non ci sarà mai. - ha aggiunto - In Ucraina non stiamo facendo la guerra, stiamo aiutando una nazione aggredita che ci ha chiesto aiuto". (https://www.rainews.it/articoli/ultimora/-Crosetto-in-Ucraina-no-soldati-italiani-o----------------------------------------63b6ce40-4184-4d9e-90a8-ceb076881cfc.html)

Queste sono le scritte sul muro. Il loro valore potrebbe essere quello del classico “fesso chi legge”.

Magari, quando sarà il momento, i nostri “politici” daranno l’esempio, e “pugnal tra i denti,” accorreranno a formare la prima linea. O, chissà, più al passo con i tempi, manderanno ologrammi mossi dall’intelligenza artificiale. In guerra, quella dove sparano davvero, vada la carne da macello! Medaglia assicurata.

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