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Il dovere di essere ipocriti

il blog di stefano Jul 18, 2022

Ormai da tempo ho deciso di prenderla con l’ottimistica filosofia di chi, ormai vecchio, non ha dubbi sul suo futuro non lontano.

Che i vaccini abbiano cominciato la loro storia come un sogno rivelatosi subito illusorio è cosa nota. Nota a chi ha l’onestà di consultare i dati ufficiali a proposito di quella tipologia di farmaco. Ignota a chi è ipnotizzato dalla tibbù e a chi gestisce la giostra del potere, a qualunque livello lo faccia.

Di tanto in tanto, la magistratura non può esimersi dal constatare i fatti, e sentenze che condannano quei prodotti ce ne sono non proprio poche. Addirittura, da anni, esiste la legge 25 febbraio 1992, n. 210 che prevede l’indennizzo a favore di chi è stato danneggiato irreversibilmente dalla somministrazione di vaccini obbligatori. Appena a margine, ricordo che il denaro per risarcire il danno lo sborsiamo noi contribuenti, mentre chi ha varato quella legge d'invasione della salute personale che definire illegittima è manifestazione di buonista generosità la fa sempre franca. Ricordo pure che l’indennizzo non può restituire la salute, per esempio, l’uso delle gambe a chi ha “beneficiato” del miracoloso vaccino antipolio.

Qualche giorno fa, l’ennesima sentenza: https://www.adnkronos.com/covid-giudice-accerta-nesso-tra-vaccino-e-trombocitemia-16enne-sara-risarcito_24qI9mthUW5glTSjM6lkm2

Dove mi viene da sorridere, è che ci sia bisogno di un giudice per dichiarare certa un’ovvietà, con buona pace dei nostri “politici” e dei nostri “virologi”. Senza che io ne abbia alcun merito, del nesso tra “vaccino” e trombosi io dissi oltre un paio di anni fa, attirandomi le beffe degli “scienziati” di regime. Nessun merito, perché era la classica scoperta dell’acqua calda.

Ancor di più sorrido leggendo il comunicato dell’ADNkronos dove si puntualizza che il Codacons è “da sempre favorevole alla campagna vaccinale e ai vaccini.” Un’esibizione pateticamente divertente d’ipocrisia, meno intelligente, però, di chi, nel medioevo, si ribellava all’imperatore, precisando sempre “salva, tamen, imperatori fidelitate.” Per chi non ricorda il latino, “fatta salva, tuttavia, la fedeltà all’imperatore.”

La tragedia è che, per evitare guai, ci si sente in obbligo di affermare che i vaccini sono sacri. Chissà se il Codacons si è mai interrogato sulla pretesa, pretesa soddisfatta, dei signori medici di godere di quella mostruosità che è il cosiddetto “scudo penale."

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