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Votare o non votare?

il blog di stefano Aug 04, 2022

Ho sentito l’opinione di qualche giurista o sedicente tale circa l’invito a non votare alle elezioni politiche, e il disaccordo mi è parso pieno. E' un reato? E chi lo sa? Come spesso accade, le leggi sono oscure e opinabili, con questo vanificando almeno in parte la loro stessa ragione di esistere.

Quindi, in mancanza di chiarezza, tralascio questo aspetto.

In questi ultimi giorni, senza che ci si possa sorprendere, soprattutto in tempo di Internet, si è scatenato un vero e proprio pandemonio nel corso del quale abbiamo sentito, e stiamo sentendo, un po’ di tutto.

Una delle tesi sostenute correntemente è quella secondo cui non si deve andare a votare alle prossime (troppo prossime) elezioni politiche.

Vero è che queste sono state organizzate in modo beffardamente vergognoso per perpetuare un parlamento senza opposizione, ma è altrettanto vero che, forse per la prima volta dopo anni, ci potrebbe essere la possibilità di esprimere un voto contrario al regime e ai suoi falsi oppositori, questi più pericolosi del regime stesso.

Se davvero si vuole ripristinare almeno la Costituzione, mi pare che invitare al non voto sia quanto meno ingenuamente controproducente. Se, per ipotesi estrema, il 90% dell’elettorato non esprimesse alcun voto, la consultazione avrebbe ugualmente valore. Quindi, l’elettorato di regime, quello che sicuramente andrebbe alle urne, avrebbe campo libero e noi ci ritroveremmo con lo stesso governo che tanto male ha fatto, con l’aggravante di avergli dato il destro per affermare che è stato democraticamente eletto.

Tra le diverse esternazioni, qualcuna è tragicamente buffa: “è vero che, con una grande astensione, a Roma si continuerebbe così come stiamo vivendo sulla nostra pelle, ma i parlamentari saprebbero che il popolo non è con loro.” Se qualcuno crede sul serio che a loro importi qualcosa…

Certo, il parlamento ha torto su ogni punto e, magari, fra due, tre, dieci legislature il regime si sbriciolerà. Ma, intanto, quale sarà la scia di disastro che il regime perpetuato grazie a chi non vota si sarà tirato appresso? Io continuo a ricevere testimonianze di chi ha avuto un parente morto, di chi è restato invalido, di chi ha perso il lavoro… Credete che a loro importi qualcosa sapere che, magari fra dieci anni, si dirà che hanno subito un torto?

Insomma, probabilmente, quell’invito arrivato, almeno in molti casi, in buona fede è una manna dal cielo per il regime.

Per quanto mi riguarda, io non ho votato per diverse legislature, e questo semplicemente perché nessun partito mi rappresentava. Oggi, se lo vogliamo, non è così, e l’occasione potrebbe non ripetersi, almeno in tempi medi.

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