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il blog di stefano Aug 02, 2022

Senza entrare nei giochetti squallidi di elezioni indette “urgentemente” a settembre, con il fatale agosto di mezzo, senza il tempo e la possibilità di raccogliere le firme necessarie per chi si è costituito da poco (i partiti responsabili del disastro sono esentati dalla seccatura), negli ultimi giorni mia moglie ed io siamo stati tirati per la giacchetta da più parti.

Controllando, ci siamo accorti che in qualche caso si trattava di semplici liste di disturbo per sottrarre firme, e in altri casi di qualcosa di meno simpatico: dei signori “Sì, però…” Mi spiego: C’è qualcuno che vorrebbe presentarsi - e che ci ha regolarmente tirato per la giacchetta come sopra - che, in modo un po’ sotterraneo, afferma che i vaccini hanno salvato il mondo e che chi, IN CERTI CASI, è contrario all’obbligatorietà DEVE ESPATRIARE.

Ecco: quelli, i “Sì, però…”, sono i più pericolosi, peggio della signora Meloni e del signor Salvini con le loro false opposizioni.

Per dovere civico e per coerenza, mia moglie ed io ci siamo resi disponibili per cercare di costringere il parlamento ad ammettere le discussioni, rispettando il dettato della Costituzione. Per costringere i mezzi di cosiddetta informazione, oggi sovvenzionati pubblicamente a patto di essere allineati al regime, a concedere parità di espressione a tutti. Per riaprire le scuole alla cultura e non alla distorsione delle menti. Per impedire interferenze con la nostra salute. Lo facciamo per tutti, in specie per i bambini che non hanno colpe.

Ci siamo resi disponibili con VITA, la sola formazione che ci pare essere degna di fiducia, e con loro saremo ambedue candidati per il senato. Se saremo eletti, faremo fino in fondo il nostro dovere, senza risparmiarci come, del resto, abbiamo fatto per tutta la vita. Se il popolo italiano decreterà democraticamente che di noi non sa che farsene, ci ritireremo serenamente a fare i nonni. In quel caso, però, non si continui a bussare alla nostra porta piagnucolando.

Di seguito, il testo del mio intervento di ieri 1° agosto alla conferenza stampa di presentazione di VITA:

"Parlo anche a nome di mia moglie, Antonietta Gatti, con cui condivido da 43 anni una vita di ricerca scientifica sul campo.

Nel giro di poco più di un paio d’anni abbiamo visto stravolgere la scienza fino alle sue radici, fino a incenerire le sue regole più elementari.

Questo ha portato a dare una giustificazione ideologica a una serie di mostruosità che possono diventare letali per la nostra società, dal cosiddetto scudo penale che trasforma i medici in esecutori senza responsabilità fino a costringere a subire l’inoculazione di un prodotto che non può nemmeno essere chiamato farmaco, non essendo mai stato sottoposto ad alcuna sperimentazione, diventato grottescamente segreto militare su cui è reato svolgere qualunque indagine.

Il parlamento che ci siamo lasciati crescere addosso è, di fatto, senza opposizione, ed è compatto nel difendere interessi che nulla hanno a che fare con la sua sola ragione di esistere: fare il bene comune.

Abbiamo sentito esponenti di governo tentare di venderci la libertà di uscire di casa, di fare sport, di andare a scuola, di lavorare, e altre amenità del genere che non vale la pena elencare per pietà umana verso chi ha pronunciato quelle enormità. Deve essere chiaro che tutto quanto si sta cercando di venderci ci appartiene per diritto naturale, prima ancora che per Costituzione. Chi più di me ha familiarità con la legge può definire correttamente un venditore del genere.

Questi stessi personaggi, mansueti verso il loro padrone ma non per questo meno pericolosi portavoce d’interessi su cui non intendo entrare, hanno devastato il nostro paese mettendo in ginocchio le imprese, le famiglie e la scuola, dalla materna all’università. Riprendersi sarà più faticoso di quanto fu nel dopoguerra degli anni quaranta, ma non abbiamo alternativa: è nostro dovere farlo.

Per questo, per non derubare i nostri figli anche del futuro, dopo che non hanno più un presente, è indispensabile costituire una voce forte e chiara che ristabilisca la legalità e il rispetto rigoroso di quella Costituzione quotidianamente calpestata, Costituzione che è la garanzia inalienabile che i governanti prestano ai governati.

Per questo, per i nostri figli, per i nostri nipoti, per la dignità di tutti, mia moglie ed io abbiamo accettato la candidatura."

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