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Va bene così

il blog di stefano Feb 23, 2022

Lo so ormai almeno dal 2004: di me si controlla tutto, e questo a prescindere dalla correttezza di quei controlli. Ma, se mi si controlla, di certo non mi si ascolta. Questo, almeno, in alto loco, dove si puote ciò che si vuole, come disse quel tale.

Eppure…

Eppure, a volte, c’è chi fa esattamente come io avevo suggerito. Certamente si tratta di una bizzarria del caso.

Forse qualcuno ricorderà come da tempo io sostengo che, per uscire dalla farsa tragica della “pandemia” ormai ridotta a palcoscenici di periferia com’è l’Italia, occorre poco. Basta comunicare al popolo il trionfo dei “vaccini”, per merito dei quali siamo fuori pericolo. Un grazie commosso a chi ha prestato fede agli “scienziati” e ai “politici” e, naturalmente, grazie rispettoso anche a questi ultimi.

Com’è, come non è, oggi il premier Draghi, forte dell’autorità ricavata dal non aver mai ricevuto un solo voto popolare e di un curriculum sul quale non vale la pena addentrarsi, comunica con il suo sorriso compiaciuto esattamente ciò che, per puro caso, nella mia ingenuità di uomo qualunque avevo suggerito io: liberi tutti! Non subito: a fine marzo, ma va bene così (https://www.lanazione.it/cronaca/stato-emergenza-covid-1.7396350). Magari, ci teniamo qualche obbligo minore, appena di facciata, giusto per non confessare qualcosa di spiacevole o di imbarazzante, indipendentemente da ragione e dignità, del tipo dei cinquantenni da trattare, ma va bene così. Magari, continuiamo ad “informare” il popolo che continuare a “vaccinarsi” a raffica, non fosse altro che per smaltire le centinaia di milioni di dosi che abbiamo pagato impegnandoci con un contratto di cui noi, cioè chi paga, non dobbiamo conoscere i termini, è cosa saggia. Ma va bene così.

Va da sé che chi ha un grado sufficiente di cultura e un quoziente intellettivo anche solo di sufficienza sa bene come stanno le cose, ma che c’importa? Siamo saggiamente pragmatici, rimbocchiamoci le maniche e impegniamoci a mettere pezze alla rovina senza cercare rivincite che lascerebbero il tempo che trovano e farebbero solo perdere tempo ed energie. Se “politici” e “scienziati” se ne staranno tranquilli almeno per un po’, non solo eviteranno reazioni a loro carico che qualche testa calda potrebbe riservare loro, ma noi, i sessanta milioni di sudditi, potremo rimetterci a vivere e ripartire come fu nel 1945. Nonostante loro.

Chi conosce la storia sa che le violenze continuano sempre anche a "pace" sottoscritta perché non tutti gli sconfitti sanno saggiamente rassegnarsi. Sarà così anche ora, e per questo dobbiamo essere preparati. Ma finirà. Consideriamola come un'inevitabile convalescenza.

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