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Taci!

il blog di stefano Jan 18, 2022

No: io non ho nessuna competenza psichiatrica, pur se di matti ne ho incrociati tanti e continuo ad incrociarne. Io sono solo un nonno e, forse per questo, provo orrore per chi reca danno ai bambini che per me sono tutti miei nipoti. Vi prego ora di considerare quanto riportato in https://www.milanotoday.it/attualita/coronavirus/mensa-bambini-zitti.html e di formarvi un’opinione che non offenda né la vostra intelligenza né la vostra coscienza.

Il programma del “Reset” planetario di cui i nostri “politici” favoleggiano deve per forza includere i bambini. Noi vecchi siamo un problema d’ingombro facilmente risolvibile, non fosse altro che per ragioni biologiche e anagrafiche grazie alle quali ci toglieremo di mezzo relativamente in fretta. I bambini, invece, sono il futuro e ne sono la garanzia: un futuro di schiavi decerebrati. Li si convince facilmente che il mondo è fatto di nemici pronti ad ucciderli con i virus mortiferi che, strisciando e saltellando come c’insegnò il faro di scienza Beatrice Lorenzin, arrivano ovunque, specie per mezzo dei micidiali nonni. Si toglie ai bambini la capacità d’interpretare i volti nascondendoli dietro maschere che per loro diventano un normale capo d’abbigliamento senza cui non uscirebbero di casa entro cui, peraltro, sono regolarmente confinati. Si eliminano i loro insegnanti che non strisciano, cancellando tutto quanto è critica e deraglia dal pensiero unico. Ora s’impone il silenzio, cioè la distruzione della comunicazione, cioè, ancora, il fondamento della socialità. E l’Homo sapiens è un primate etologicamente sociale. Tutto questo significa snaturarne l’essenza, trasformandolo in un automa da reddito al servizio di un gotha di squilibrati. Qui, per mantenere e portare a compimento il lavoro, la violenza s’impone.

Al proposito, rivolte ai terribili no-vax, riporto di seguito come esempio di violenza le esternazioni di cinque personaggi di cui non posso non provare umana pietà e, insieme, ribrezzo:

Roberto Burioni: “Devono fare una vita da sorci.”

Selvaggia Lucarelli: “Devono ridursi a poltiglia verde.”

David Parenzo: “Sputate nei loro piatti.”

Andrea Scanzi: “Mi divertirei a vederli morire come mosche.”

Giuliano Cazzola: “ll ministro Luciana Lamorgese richiami in servizio Bava Beccaris che sa come trattare questa gente. Questi terroristi.”

Certo, mi si potrà dire che gli squittii isterici di queste nullità sono al massimo le manifestazioni pittoresche di seminfermi di mente di cui non tenere alcun conto. Forse, però, c’è molto di più. Un rischio grave che si corre è quello dell’emulazione, quello di trovare qualche dissennato, e ne bastano davvero pochi, per mettere in atto disastri. Questo a prescindere dalla sindrome del primo della classe che ha come caratteristica principale quella di spingere chi ne è affetto e ha il potere di farlo ad escogitare le stravaganze più inimmaginabili per superare la concorrenza. Se noi vecchi possiamo permetterci di ridere di questi poveri mostriciattoli, che cosa potrà accadere ai bambini? Ora la mia domanda è: “Se la magistratura è così pronta ad intervenire su reati d’opinione, magari senza sapere che i reati d’opinione non esistono in una civiltà che possa chiamarsi civile, perché non interviene a mettere la società in sicurezza difendendo i bambini da questi esseri? Dopotutto, almeno mi pare, le leggi in proposito sono in vigore.” E mi domando ancora: “Ammettiamo che le esternazioni dei personaggi di cui sopra le avesse pronunciate qualcuno che non sia gradito nei salottini buoni, che cosa sarebbe accaduto?” Non è bizzarro che, a fronte di quelle follie rese pubbliche, non sia accaduto nulla?

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