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Prenotazione per l'inferno

il blog di stefano Apr 22, 2021

Il mio post S’i Fosse Foco ha imbarazzato un po’ di sedicenti cattolici.

Sia chiaro: io non ho assolutamente nulla contro i fedeli di qualunque religione. Mi si consentirà, però, di provare insofferenza nei riguardi dell’ipocrisia e della distorsione del pensiero altrui, e questo indipendentemente dal credo religioso o filosofico o di mero tifo che sia.

Io sono stato inequivocabile, limitandomi a citare il canone 1398 della Chiesa Cattolica Romana. Insieme a quello, ho richiamato un’ovvietà: dagli Anni Cinquanta le ditte farmaceutiche impiegano tessuti fetali umani ottenuti da feti abortiti a pagamento per produrre decine di vaccini diversi. Basta semplicemente scomodarsi a leggere le schede tecniche e, in certi casi, addirittura le etichette delle confezioni dei vaccini per non avere dubbi.

Chi, poi, si spingesse alle vette di un ragionamento facile facile, non potrebbe dubitare che un’azienda non si regge e non si diffonde tramite filiali se non c’è business. E la ditta chiamata Planned Parenthood che, detto per inciso, ha tra i fondatori il padre del sig. Bill Gates, compra e vende feti umani rigorosamente sani, prosperando economicamente.

Mettendo tutto questo insieme, è impossibile non constatare i fatti, ed è altrettanto impossibile rifiutare un’altra ovvietà: se ciò che Santa Romana Chiesa insegna è vero, chi, in qualunque modo e a qualunque titolo, partecipa all’uso dei feti, commette un peccato degno di scomunica latae sententiae. Non si tratta di opinione mia né di opinione in generale, ma del diritto canonico.

Da qui non si scappa: dal papa in giù fino all’ultimo cattolico in fila per vaccinarsi, si è in peccato mortale. E chi è in peccato mortale va all’inferno o, almeno, così mi diceva il prete quando, con ben poco successo, m’insegnava la dottrina cattolica. Questo a meno che non ci sia un pentimento. Ma il pentimento vale solo se si ripara e non si cade più nel peccato, altrimenti è solo ipocrisia, vale a dire il vizio più praticato dai cosiddetti credenti.

Tra gli atteggiamenti ipocriti di Santa Romana Chiesa che mi irritano di più c’è la venerazione dei martiri, esseri umani che sacrificavano e forse sacrificano ancora oggi la propria vita, non di rado attraverso pratiche non proprio da salotto, per non deragliare dalla propria fede. Nei tempi delle persecuzioni romane, almeno così ci viene detto, chi, cristiano, rifiutava di adorare l’imperatore finiva a trastullare la folla dei circhi con le proprie interiora finite sulla sabbia. E qui, oggi, grazie a un’accolita di coloro che in altre ambientazioni vengono chiamati con disprezzo farisei ipocriti, parte quello che Eduardo De Filippo chiamava ‘o pernacchio: Santa Romana Chiesa ci dice che, al di fuori di ogni pertinenza con il resto del ragionamento senza che ne esista alcuna certezza o anche solo uno straccio di prova, se vogliamo evitare di ammalarci di Covid19, abbiamo tutto il diritto di prendere un bambino (piccino e mai nato ufficialmente, e per Santa Romana Chiesa una specie di bistecca), farlo a pezzi mentre è ancora vivo e iniettarci ciò che risulta dalla tecnologia. Anzi, farlo è un dovere civico. Insomma, il martire di un tempo muore sbranato perché non vuole inchinarsi all’imperatore e il cattolico del XXI secolo sbrana un ragazzino perché vedi mai che possa beccarsi il Covid. Appellandomi all’art. 21 di quello che resta della Costituzione, esprimo la mia opinione: quella gente è abominevole e mi fa ribrezzo.

Stando le cose come sono e dedicata mezz’ora abbondante della mia vita ad ascoltare le esibizioni di un tale vestito da prete, non posso non ritenere che dal papa in giù i cattolici che si vaccinano siano perfettamente atei e si facciano beffe degl’insegnamenti che spacciano da una parte e che fingono di credere dall’altra.

Ora, però, i miei critici stiano bene attenti: io non ho fatto d’ogni erba un fascio. Ho espresso la mia opinione sul papa (uno dei due esistenti in vita) e su chiunque asserisca di essere cattolico, e usi i cadaveri di bambini mai nati del tutto, soppressi a scopo di lucro. Chi rifiuta quello che per i cattolici era un crimine è altra cosa e rientra nel numero dei martiri, seppure di un martirio ben modesto.

Concludo: chi, a conoscenza di come si ottengono i vaccini, usi quei prodotti è in peccato mortale. Che questo tocchi la sensibilità dei cattolici criminali esula dai miei interessi, e le enormità espresse a sostegno dell’insostenibile suonano semplicemente ad insulto della mia intelligenza, confermando il mio orrore. Quanto all’inferno, se esiste con le prerogative tradizionali, il papa e tutta la piramide che da lui discende ci finirà senza dubbio. Se, come per il papa e per tutta la piramide che da lui discende l’inferno non esiste, i personaggi avranno vinto la loro scommessa giocata nel corso di questa vita mortale.

Spero di essere stato chiaro.

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