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Animal Farm

il blog di stefano May 12, 2021

Finché le gambe hanno retto, io ho gareggiato, e l’ho fatto seconde le regole della lealtà. Una delle regole è che gli atleti sono sanzionati quando commettono una scorrettezza, e quando a commetterla è il capitano della squadra, la sanzione è automaticamente raddoppiata.

Da che ho cominciato ad alfabetizzarmi (sono stato molto precoce), ho studiato, e uno degl’insegnamenti che ho recepito è quello secondo cui chi sta a capo di una popolazione ne è il primo servitore. Giusto a titolo d’esempio, la parola ministro deriva dal latino minister che significa servitore e che deriva, a sua volta, da minus, in italiano meno, per significare chi, in tutta umiltà, sta in basso, senza privilegi, per essere al servizio della società.

Come i maiali della Fattoria degli Animali di Orwell, molto rapidamente i servitori dello stato sono diventati “più uguali” di chi dovevano servire e, di fatto, ne sono diventati signori e padroni. Questi signori e padroni abusivi si arrogano qualunque licenza, e non solo non pagano doppio, ma umiliano chi li mantiene.

Avendo, con grande ingenuità e forse con poco profitto, studiato un po’ di filosofia (epistemologia in particolare) e un po’ di educazione civica, ho creduto che uno dei pilastri della scienza fosse il confronto delle idee e la necessità di contraddire dati e teorie per mettere tutto alla prova. Ancora più ingenuamente, ho pensato che la libertà di opinione, quella sancita dall’art. 21 di quel patetico residuo romantico che è la Costituzione, fosse un diritto inviolabile di chiunque.

Senza che queste premesse abbiano a che fare con ciò che sto per dire, annuncio che Armando Manocchia (Imola Oggi e Canale Italia 83) ha subito un sequestro di materiale informatico per aver “vilipeso” il capo dello stato. Che cosa questo significhi, non ho idea, e ne parlo da esperto, visto che ad essere vilipeso ci ho fatto il callo. Annuncio pure che questo blog subisce censure continue (vedi ancora una volta l’art. 21 della de cuius Costituzione) a causa di un sistema informatico di regime che interviene automaticamente ogniqualvolta scorge una parola inserita nell’elenco delle proibizioni. Quindi, cari pochi frequentatori, sappiate che siete sotto controllo.

La mia vecchia professoressa di storia e filosofia del liceo avrebbe detto che un regime del genere mostra una debolezza evidente. Ma, cara professoressa di un tempo, se è proprio quello che noi vogliamo?

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