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Abbasso gli handicappati!

il blog di stefano Mar 11, 2023

Cari signorini viziati, finalmente sta arrivando il redde rationem.

Qualche giorno fa ho sentito un tale che pareva un pezzo grosso nel settore dell’agricoltura lamentarsi senza ritegno perché si è fortunatamente arrivati a capire che il solo cibo naturale ammesso è quello fatto di insetti. Tutto il resto deve (deve!) essere di sintesi, cioè, detto per chi non capisce, prodotto da fabbriche ad hoc. Bene: invece di cantare la gloria di questa meraviglia che mette una pezza al fallimento della Natura, il bieco personaggio osava sostenere che quei provvidenziali istituti di regime inquinerebbero più di qualunque coltura o allevamento. A dargli man forte, ecco uno pseudoscienziato che, follemente, raccontava, certo mentendo, che il cibo moderno, quello di fabbrica, può riempire la pancia ma non nutre. Roba da matti!

A poca distanza, piomba lì un tale che strepita perché, uno dopo l’altro, si sfoltiscono i letti dei reparti di terapia intensiva, e, al colmo della stramberia (quella del tale, ovviamente), si lagna perché s’importa personale sanitario da Tunisia, Paraguay e non so da quale altro paese. A me pare ovvio: da noi mica si trova quella gente! Quella che c’era era fatta in parte non irrilevante da traditori che andavano giustamente eliminati. Così, a loro, ai nuovi arrivati, paghiamo anche viaggio, vitto, alloggio e corso di lingua. Sono capaci di svolgere il lavoro? Certo: lo sono per decreto. Quanto ai letti scomparsi, c’è qualcuno capace di spiegare razionalmente perché dovremmo spendere soldi per mantenere in vita dei parassiti?

Come se non bastasse, non ti arriva un tizio che piagnucola perché in un comune gli handicappati, se proprio hanno il capriccio di volersi spostare, si devono arrangiare! E anche da me è arrivato un inviato comunale incaricato di raccogliere soldi per acquistare un veicolo per portare a spasso quei fastidiosi handicappati. Soldi da chi già è onorato da tasse, imposte, tributi, balzelli, trattenute, canoni, carte bollate, e quant’altro sia indispensabile per reggere la comunità. Se proprio si pretende di accontentare quei non certo benvenuti esseri che sono gli handicappati, si paghi!

Mi pare non solo ovvio, ma anche saggio: dobbiamo liberarci del superfluo. Pensateci, italiani!: che ce ne facciamo di questi mangiapane a tradimento? Perché dovremmo sacrificare il nostro denaro per loro? Se sono handicappati, peggio per loro! Noi abbiamo altro da fare. Noi dobbiamo comprare milioni di dosi di un prodotto chiamato, piaccia o no ai malandrini, vaccino, che, dose dopo dose, ha salvato vita su vita. Parola della tibbù. Noi abbiamo giustamente dedicato risorse per dotarci di banchi scolastici muniti di ruote, mai usati e, per questo, tutti, ma proprio tutti, nuovi fiammanti, pronti per schierarsi contro il più terribile morbo che mai abbia colpito il Pianeta. Ma dobbiamo anche fare la guerra per procura, e per questo siamo chiamati a stanziare il necessario per mandare carichi di bombe ai fratelli ucraini, finalmente cancellando l’obbrobrioso articolo 11 di quel decrepito residuo di un passato di cui ci dobbiamo vergognare che è la Costituzione.

Insomma, a dispetto dei disfattisti prezzolati, le nostre guide ci hanno finalmente incamminati sulla strada della virtù.

Viva il cibo di plastica (con la concessione di un pizzico di gustosissimi bacarozzi)! Viva il progresso farmacologico con l’alleanza inaspettata dei banchi a rotelle! Viva la guerra! E, ovviamente, abbasso gli handicappati!

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